#Recensione di Intermission 2000-2008 di Oren Ambarchi, Touch, 2009 su #neuguitars #blog

https://orenambarchi.bandcamp.com/album/intermission-2000-2008

Oren Ambarchi è un compositore e multi-strumentista australiano caratterizzato dalla capacità di trascendere i convenzionali approcci strumentali. Il suo lavoro si concentra principalmente sulla ricerca e nell’esplorazione della chitarra, trasformandola in uno strumento alternativo, un laboratorio per una lunga indagine sonica.
Questo disco è una compilation di lavori in solo precedentemente realizzati in edizioni limitate e rappresenta un valido punto di partenza per l’esplorazione del suo mondo musicale ai confini tra le installazioni, la Sound Art e l’avanguardia pura.
Il pezzo di apertura, Intimidator, nasce da una collaborazione del 2006 con Anthony Pateras, che contribuisce con il suo pianoforte preparato al lavoro, l’intera traccia è essenzialmente un solo di tranquilli feedback oscillanti generati dalla chitarra di Ambarchi incrociati con dei drones di bassi profondi.
Iron Waves è un remix inedito di un brano di Paul Duncan, con lo stesso alla voce, quasi una risposta indiretta a Transit di Fennesz/Sylvian. Gli altri due brani Moving Violation e The Strouhal Number sono due pezzi monolitici, il primo è apparso nella compilation Touch 25 per l’anniversario dell’etichetta ed è caratterizzato da una materia sonora in sospensione con toni rotondi che suonano quasi come l’opera di un piano elettrico, filtrata attraverso gli effetti digitali della chitarra e con un finale in un crescente ronzio elettronico, con una pressione crescente e inarrestabile. 
The Strouhal Number è una registrazione dal vivo del 2000, che in precedenza era apparso su una compilation Conservazione chiamata Live & Direct. Ancora una volta le false note del pianoforte fantasma cadono come una lenta pioggia, i cui schizzi danzano delicatamente tra i tonfi dei bassi scroscianti di Ambarchi. L’ultima traccia A final kiss on poisoned cheeks (originariamente apparsa su Table of the Elements), è un paradiso caotico quasi interamente basato su configurazioni ostili e droni cerebrali.
Meraviglioso il lavoro di rimasterizzazione che ha prodotto un cd con dinamiche bellissime e profonde, consigliato (come si diceva una volta) l’ascolto in cuffia.