Recensione di Guitarscapes del The Gothenburg Combo, 2014
Bello, davvero bello. A partire dalla copertina del cd, davvero insolita per un disco di chitarra contemporanea e che rimanda invece a suoni e estetiche anni ’80, come le copertine dei dischi dei Kraftwerk o di “Ghost in the Machine” dei Police, con un suoi caratteri finto-digitali.
Ma non vorrei annoiarvi con le mie considerazioni estetiche: il disco è bellissimo e Thomas Hansy e David Hansson sono due macchine da guerra. In duo sono davvero notevoli, si capiscono al volo e il loro interplay è semplicemente ottimo, sembrano due gemelli siamesi tanto le loro chitarre sono unite tra di loro.
Le musiche sono davvero belle e non annoiano assolutamente, la prima parte del cd è occupato dalla suite America, composta dallo stesso duo, e suddivisa in cinque parti: Highway One – Music in 3 parts, Twin Cities, Nebraska, Zauberberg e 10 Seconds Left. Nel libretto che accompagna il cd il duo ci spiega che questa suite è il risultato delle loro esperienze e emozioni maturate nei loro viaggi negli USA, il risultato è un mix tra esperienze folk, blues e classiche con delle atmosfere eleganti e a volte rilassate che mi ricordano la Penguin Cafè Orchestra del compianto Simon Jeffes e la musica dei Rachel’s.
Altrettanto bella e interessante è la loro versione di In C, il capolavoro di Terry Riley. Loro stessi definiscono la loro versione “something that sounds like a blues-jam in the desert on smashed-up-guitars.”, versione ottenuta usando sia chitarre classiche che acustiche. E’ bello seguirli nelle variazioni previste dalla struttura minimalista di Riley ed il risultato, anche se ho ascoltato diverse versioni di questo brano, non manca mai di stupirmi per ciò che questa struttura musicale riesce ogni volta a regalare all’ascoltatore.
Disco raccomandatissimo: The Gothenburg Combo si distingue sempre per energia, intelligenza e voglia di fare.