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Recensione di Der Wanderer di Wanderer Guitar Duo (Giacomo Copiello e Michele Tedesco), Stradivarius, 2016

Der Wanderer, il Viandante. Sembra il titolo perfetto per un disco di chitarre classiche, soprattutto per uno come me che ha scelto il 56esimo simbolo dell’ I-ching come proprio avatar. In ambito artistico però è decisamente molto di più: è il nome di un lied (ma anche del noto dipinto di Caspar David Friedrich ), composto da Franz Schubert nel 1816, che descrive la figura, presente quasi solo nel romanticismo tedesco, del viandante dello spirito che, abitato da un’inquietudine spazio-temporale, si sente ovunque straniero tranne che nel movimento che lo trascina da un luogo all’altro inseguendo la domanda: “Dove? ”.

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Uno spirito che aleggia decisamente in questo cd realizzato dai giovani talenti Giacomo Copiello e Michele Tedesco, già allievi di Stefano Grondona presso il Conservatorio “A. Pedrollo” di Vicenza. Questo Duo è nato nel 2013 e si dedica particolarmente all’approfondimento della musica romantica, composta o trascritta per chitarra. Avevamo già incontrato questi due musicisti, in qualità di solisti, in occasione della recensione del cd dedicato alle quattro Suite per liuto di J. S. Bach, uscito sempre per la Stradivarius nel 2016, parte del progetto discografico del Conservatorio di Vicenza, diretto da S. Grondona.
Se il viandante non ha un luogo preciso da raggiungere, anche se ogni volta ne stabilisce uno e il suo spostarsi è l’incarnazione di un archetipo, bisogna dire che questo duo ha le idee ben chiare su cosa suonare e soprattutto come: il cd è davvero notevole e interessante incentrato su brani e trascrizioni di J. Brahms, F. Schubert, C. Frank e J.K. Mertz. Gli interpreti sono davvero bravi e dimostrano una notevole maturazione artistica e professionale, così come è eccellente il suono del cd, curato da Andrea Dandolo sia in fase di registrazione che di mastering. Un lavoro davvero eccellente. Questo viandante lo consiglia.