Recensione di Agustin Barrios Complete Studies and Preludes, di Marco Caiazza, dotGuitar, 2017
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Ho fatto alcune ricerche discografiche e non mi risulta siano stati molti i chitarristi ad approfondire la musica di Agustin Barrios quanto l’italiano Marco Caiazza. Ho riscontrato una simile dedizione solo nei casi del cofanetto prodotto sempre dall’italiano Cristiano Porqueddu nel 2010 e nei due cd/volumi eseguiti dal chitarrista uruguaiano Cesar Amaro. Dopo il suo cd “Medalon Antiguo” uscito sempre nel 2017, Caiazza ritorna sui passi e sugli spartiti del compositore/chitarrista paraguayano approfondendo con attenzione la componente didattica della sua musica. Lo fa con questi 22 brani dalla durata minima di 59 secondi dell’Estudio Inconcluso, fino ai 4 minuti e 42 secondi del Preludio op. 5 no. 1, ventidue miniature musicali che illustrano un mondo compositivo diverso da quello che siamo abitualmente portati a pensare sentendo il nome di Agustin Barrios.
Tutte queste musiche, come ben spiega lo stesso interprete nel saggio che accompagna il cd, sembra essere prive di alcun riferimento con la tradizione popolare sudamericana, che finora aveva sempre accompagnato le sue musiche. Qui i riferimenti sembrano più basarsi sul romanticismo europeo, sul puro pensiero musicale, su nuove idee su cui forse il Maestro paraguayano stava muovendosi.
Queste nuove interpretazioni di Marco Caiazza riaprono una discussione sulla figura di Barrios approfondendo la sua figura artistica e dando nuovo spessore alla sue musiche rivelando alcuni aspetti intimi e poco conosciuti della sua poetica musicale.