#Recensione di Rites & Shades guitarworks by Kai Nieminen (played by Marta Dolzadelli, Marko Rutanen, Marco Ramelli e Patrik Kleemola), Pilfink Records, 2017 su #neuguitars #blog

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Recensione di Rites & Shades guitarworks by Kai Nieminen (played by Marta Dolzadelli, Marko Rutanen, Marco Ramelli e Patrik Kleemola), Pilfink Records, 2017

http://www.kainieminen.net/index.php/In+English/

http://www.fennicagehrman.fi/composers/nieminen-kai-1953/

http://www.pilfink.fi/app/shop/one/-/id/174

The list of Finnish composers who work within the free tonal stylistic frame is, indeed, long. Most of them have, unlike ]alava, accepted their role in Finnish musical life. Usually they arouse little attention nation-wide but their work is not without importance locally or in the field of their chosen favourite instrument or pedagogical musi , for example. These composers include Fridrich Bruk (1937- ), a Ukrainan-born composer who emigrated in 1973 and settled in Finland the following year, Martti Parkkari (1938- ), Esko Syvinki (1943- ), Lasse Eerola (1945- ), ]uan Antonio Muro (1945- ), Stepan Rak (1945- ), Sakari Vainikka (1945- ), Kari Kuosmanen (1946- ), Heikki Valpola (1946- ), Asko Vilén (1946- ), Matti Murto (1947- ), Mauri Viitala (1948- ), Alfonso Padilla (1949- ), Ilari Laakso (1952- ), Kari Karjalainen (1953- ), Kai Nieminen (1953- ), and Carl Armfelt (1956- ).

John D. White “New Music of the Nordic Countries”, Pendragon Dress, 2002 pag. 195

Sono rimasto molto colpito da questo cd, Rites & Shades guitarworks by Kai Nieminen. I motivi sono diversi e provo a elencarli cercando di dare a questa recensione un contesto diverso dalle solite e banali considerazioni sulla bellezza delle musiche qui proposte e sull’abilità degli interpreti.

Mi ha colpito l’idea di base: un cd monografico su un compositore le cui musiche vengono interpretate da quattro chitarristi diversi, ciascuno di essi al lavoro su una composizione diversa.

Mi ha colpito il fatto di un lavoro condiviso fra musicisti appartenenti a due paesi diversi, l’Italia e la Finlandia, così diversi tra loro, sia i paesi, sia i diversi contesti culturali, sia la formazione degli interpreti.

Mi hanno colpito le stesse composizioni. Si tratta di musica contemporanea, dove silenzi, impressioni, ombre, giochi di luce, pause e note si intrecciano in un sistema complesso che si presenta a diversi tipi di ascolto: un ascolto “leggero” dove si possono apprezzare i colori e la calma tranquillità che queste musiche trasmettono, un ascolto “approfondito” dove si può indugiare sulle soluzioni adottate dal compositore Finlandese Kai Nieminen e sul suo complesso lavoro svolto nel gestire le possibilità offerte dalla chitarra classica.

Mi ha colpito l’idea di questa collaborazione, di questo lavoro corale, di questo disco che è stato costruito su un’idea di condivisione di idee, tempi e fatiche. Questo in un momento in cui si strilla da più parti contro l’idea di un’Europa che condivide, unisce e diffonde idee e percezioni diverse, tra stati diversi. Questo disco va in una direzione opposta.

Davvero un ottimo lavoro.

Molto bello il libretto che accompagna il cd, contenente non solo le belle fotografie di rito ma soprattutto dettagliate indicazioni tecniche sulle composizioni qui eseguite, da parte degli stessi interpreti. Qualità di registrazione molto buona.