Recensione di Appunti di viaggio sulla chitarra del XX° secolo di Vincenzo Saldarelli, guitart, 2013
Il 2013 deve essere stato un anno molto interessante e di gran lavoro per il Maestro Vincenzo Saldarelli. Questo a causa di questo doppio cd sempre legato alle musiche contemporanee e del bel libro che lo accompagna. Un lavoro che testimonia il lungo lavoro e la strenua dedizione espressa dal Maestro nei confronti delle musica contemporanea e anche il suo personale lavoro come compositore.
Il primo cd testimonia l’abilità in concerto di Saldarelli mostrando un programma che inizia con il classico forse per eccellenza della chitarra contemporanea, ovvero Homanaje di Manuel de Falla, un brano che, in un certo senso, ha mostrato per primo le nuove possibilità espressive della chitarra classica. Un concerto, registrato a Modena presso l’Auditorium dell’istituto Superiore di Studi Musicali “O.Vecchi – A. Tonelli”, dove troviamo anche altri brani, tutti di autori italiani: Nunc di Goffredo Petrassi, Dialogo di Andrea Talmelli, Nel flusso del tempo di Armando Gentilucci, Intermezzo di Francesco Pennisi, Elegia Mediterranea dello stesso Saldarelli, Quasi una Serenata di Camillo Togni, ma soprattutto Echi di Giacomo Manzoni, qui nella sua prima registrazione assoluta. Finalmente. Scrivo finalmente perché era ora che un’opera così interessante e importante come Echi di Manzoni trovasse finalmente posto in una discografia.
Il secondo cd non è meno ricco di soddisfazioni. Se il primo si chiudeva con Nunc di Petrassi, il secondo inizia con l’altro importante lavoro chitarristico del compositore romano: Suoni Notturni. Sadarelli ritorna sempre in veste di compositore con i suoi Due affetti per sedici corde e i Cinque Studi da Lezioni Americane di Italo Calvino, seguiti da Due Pezzi di Maurizio Ferrari, Dulcedine blanda di Fernando Mencherini, Left and Soft – quattro divertimenti brevi per chitarra di Giovanni Indulti e, a chiudere il cd Parable N°2 di Lawrence Singer.
L’ascolto di questo doppio cd non sarebbe però completo senza l’attenta lettura del bel volume di oltre una cinquantina di pagine, sempre edito da guitart e che lo accompagna. Devo dire che non posso che non lodare questo ottimo lavoro che unisce il piacere dell’ascolto con quello della lettura: il Maestro Saldarelli ha saputo coniugare la sua opera di interprete con quella di divulgatore riuscendo a dare ancora più risalto all’importanza della musica per chitarra contemporanea.