Recensione di Vortex, Sonar with David Torn, Rare NoiseRecords, 2018
https://www.rarenoiserecords.com/sonar
http://sonar-band.ch/
http://www.davidtorn.net/
Molto interessante. Non conoscevo il quartetto svizzero Sonar, ma sono ben lieto di aver fatto la loro conoscenza a causa della mia passione per le strategie chitarristiche di David Torn.
Sono andato a curiosare sul sito internet dei Sonar e ho trovato questa biografia: “The group SONAR was born in 2010. The two Zürich-based guitarists Stephan and Bernhard met one evening when Stephan was playing and Bernhard was in the audience. They immediately found that they shared many common interests, so it wasn’t long before they started playing together. They key idea for the musical concept came, when Stephan remembered that he once tuned his guitar in tritones in order to perform a piece that otherwise would have been technically impossible to play. They found that the natural harmonics of this tuning had a very unique, mystic sound quality. ….Knowing that Sonar needed a very deep bass sound to counterbalance the high-pitched guitar harmonics, Stephan invited his friend Christian Kuntner from Radio Osaka, a band they had both played in. Bernhard had met a young drummer, Manuel Pasquinelli, at one of Nik Bärtsch’s workshops, thinking that he would be the perfect drummer to play the polymetric beats that they were imagining….After about half a year of rehearsals, Sonar played a few concerts in Switzerland and went straight to the studio to record « A Flaw of Nature », an album that was released in 2012 on Nik Bärtsch’s Ronin Rhythm Records label. Thanks to Nik’s connections around the globe, Steve Feigenbaum, head of Cuneiform Records (USA) became aware of Sonar and eventually signed them to his label. Thanks to the wide distributional net of Cuneiform, Sonar’s 2014 album « Static Motion » and their 2015 follow-up « Black Light » (produced by David Bottrill) led to international acclaim, dozens of excellent reviews and concerts in the USA, UK, Germany, France, Austria, Rumania and (in 2017) Japan.”
Un incontro tra due diverse visioni musicali: da un lato il matematico, rigoroso, disciplinato, geometrico quartetto svizzero, dall’altro un chitarrista caratterizzato da uno stile libero e capriccioso come sempre, sempre a suo agio nel muoversi tra generi musicali diversi . Il risultato è questo Vortex, un vortice musicale matematico, preciso, poliritmico e “disciplinato” in cui la chitarra di Torn ha comunque potuto trovare il suo posto dando un significativo valore aggiunto in termini di freschezza sonora e musicale. Attenzione: Vortex non è un disco particolarmente innovativo, le sue strutture richiamano la geometria dei King Crimson e il rock matematico di altri gruppi che hanno fatto di questo rigore il marchio stilistico della loro architettura musicale. Ma: Vortex è un disco che coinvolge e non ti stanca, forse per l’eccellente intesa raggiunta tra i due protagonisti musicali e l’abile opera di produzione musicale realizzata da Torn stesso. Vortex è un disco bilanciato e realizzato in maniera curatissima. Te ne innamori, ascoltandolo si scopre che la matematica e l’ispirazione non sono incompatibili e che possono tranquillamente camminare insieme a braccetto. Potrebbe essere l’inizio di un nuovo ramo evolutivo per il progressive rock strumentale e sperimentale?
NeuGuitars 