Dream: American Music for Electric Guitar di Sergio Sorrentino, Mode Records, 2018
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https://www.amazon.com/Dream-American-Music-Electric-Guitar/dp/B07B684MTY
- Dream (adapted for electric guitar by Sorrentino);
- David LANG: Warmth for 2 electric guitars ;
- Jack VEES: Alpha Aloha for 2 electric guitars & sound processing;
- Elliott SHARP: Mare Undarum;
- Alvin CURRAN: Rose of Beans;
- Morton FELDMAN: The Possibility of a New Work for Electric Guitar (reconstruction by Seth Josel. First CD release);
- Christian WOLFF: Going West;
- Larry POLANSKY: An Unhappy Set of Coincidences for electric guitar & electric bass;
- Van STIEFEL: Urutora-man
- Christian WOLFF: Another Possibility;
Sergio Sorrentino è una persona molto intelligente. Non è soltanto un bravo musicista e interprete, ma ha anche la grande capacità di selezionare con cura le proprie scelte e di saper sempre proporre delle idee, dei percorsi musicali nuovi e avvincenti. Questo cd ne è un ottimo esempio. Dopo l’ottimo lavoro fatto con le musiche di Sylvano Bussotti, Sorrentino ha deciso di confrontarsi con un nuovo repertorio interamente dedicato alla chitarra elettrica contemporanea. Una scelta davvero interessante che ci permette di esplorare repertori e composizioni a volte trascurati. La chitarra elettrica infatti è da tempo, molto tempo entrata nel repertorio contemporaneo: le sue doti di versatilità, capacità di elaborazione e gestione del suono e le infinite combinazioni offerte dall’uso di effetti e dell’elettronica la rendono infatti uno strumento interessante per le menti creative di diversi compositori. Sorrentino per questo cd sembra essersi orientato su un repertorio di natura prevalentemente statunitense e anglosassone, i compositori qui coinvolti sono: John Cage con una superba interpretazione del suo Dream, David Lang con Warmth for 2 electric guitars, Jack Vess con Alpha Aloha, Eliott Sharp con Mare Undarum, Alvin Curran con Rose of a Beans, Morton Feldman con il suo pezzo più atteso, la ricostruzione del suo brano The Possibility of a New York for Electric Guitar, ricostruito dopo tanti anni dalla sua scomparsa da Seth Josel, Christian Wolff con Going West, Larry Polansky con An Unhappy Set of Coincidences, Van Stiefel con Urutora-man e sempre Christian Wolff con la sua versione del brano di Morton Feldman.
Si tratta di un repertorio un po’ al di fuori di quelli che sono i percorsi “classici” della chitarra elettrica, vedi Elecric Counterpoint di Steve Reich, a favore di scelte meno conosciute: su 10 brani ben sette sono infatti “first recording”, mettendoci quindi a disposizioni dei brani mai ascoltati prima. Si tratta, ripeto, di un lavoro davvero notevole: Sorrentino dimostra una ormai consumata e elevata abilità artistica unita a una sicura maturità musicale, questo disco non suona come una compilation, come un semplice insieme di brani, ma presenta un suo senso organico, una filiera sonora comune, una sorta di panorama musicale ben definito. Personalmente apprezzo molto questo aspetto artistico, mi piace quando un interprete crea un suo percorso, un suo mondo musicale fatto dalle connessioni che si possono ricavare dall’ascolto dei brani che lui propone e che mostra al suo pubblico. Credo che Sergio Sorrentino sia riuscito nell’intento di mostrarci un altro aspetto della musica contemporanea, un lato interessante e allo stesso tempo amabile, accattivante e piacevole. Registrazione sonora di alta qualità. Davvero un ottimo lavoro.