Il ritorno di “Cloud About Mercury” di David Torn. Grazie ECM!
La notizia è troppo bella. La ECM ha ristampato “Cloud About Mercury” di David Torn. La notizia è ufficiale: https://www.ecmrecords.com/catalogue/143038751188
Notizia fantastica, sì, perché si tratta di un disco favoloso, da tempo ormai quasi dimenticato, quasi oscurato da altri 32 anni di onorata carriera, di indefesso lavoro e di pura, autentica dedizione alla musica da parte del grande David Torn. “Cloud About Mercury” è sempre stato uno dei gioiellini perfetti della mia discoteca. Sapete quei dischi così belli e così poco conosciuti, da tirare fuori e mettere sul lettore cd, sicuri di attirare in un attimo l’attenzione dell’ignaro ascoltatore di passaggio. Poche note e subito la sua attenzione che si focalizza sul cd dalla cover policroma messo sul piatto con apparente (ma studiata) negligenza. Ancora pochi secondi e arriva la domanda fatidica: “Qual’è il titolo di questa meraviglia?”
Eh sì! Perché di meraviglia si tratta. “Cloud About Mercury” è un disco sgargiante, assomiglia a uno di quelli uccelli esotici, che prima ti colpisce coi colori del suo piumaggio e poi con la bellezza del suo canto, con il suo esotismo, con la ricchezza dei particolari, con il suo suono lussureggiante. Correva l’anno 1987, si sperimentava parecchio e c’era già a chi la fusion non piaceva e c’era desiderio di un prog diverso, di innovazione. “Cloud About Mercury” presenta in linea Tony Levin e Bill Bruford, ancora reduci da quel capolavoro che è Discipline che nel 1981 aveva spiazzato tutti e dimostrato che si poteva fare, che si poteva essere virtuosi ma non noiosi, innovativi ma non pedanti, snob ma non antipatici. “Cloud About Mercury” è ancora più libero, espressivo e allegro. E’ un disco che ispira gioia e desiderio di muoversi. E’ un disco praticamente perfetto che in 32 anni non ha perso nulla del suo smalto e della sua energia. Se ve lo siete perso compratevelo. Se ne ignoravate l’esistenza, questo è il momento di redimersi. Compratelo. Non ve ne pentirete.