https://www.inelektramusic.com
https://industrialcoast.bigcartel.com/product/in-elektra-shimmering-behaviour
https://inelektra.bandcamp.com/releases
Play.Stop. Fast-forward. Pause. Rewind.
Gesti dimenticati. Non compravo una cassetta da più di trent’anni. E per ascoltarla ho dovuto riesumare il mio caro vecchio Walkman Sony, sì proprio lui, l’antesignano vittoriano degli ipod, una tecnologia anni ’80 che ormai potrebbe suonare simpatica agli amanti dello steampunk. E per cosa ? Ma che diamine per Silvia Cignoli e Valentina Guidugli, rispettivamente chitarra elettrica e basso elettrico, più effetti e elettroniche varie del duo IN/ELEKTRA. Per il loro esordio discografico, infatti, le due dinamiche ragazze hanno scelto il supporto audio più vetusto, ignobile e inetto in un’era di hi tech trionfante. Una provocazione, sicuramente, ma anche un omaggio. E non solo agli eroi di quella industrial culture anni ’80 a cui si rifa la loro label, la Industrial Coast, ma a un’era intera, a una sorta di infanzia dove essere informati era un affare complicato e complesso, quando ancora il nastro era l’unica alternativa (scadente e di serie B) alle costose produzioni viniliche. Un’infanzia che, forse, Silvia e Valentina non hanno vissuto
Play.Stop. Fast-forward. Pause. Rewind.
Metti su il nastro e lo ascolti, arrivi alla fine, giri la cassetta, la riavvolgi per arrivare alla partenza del lato B e premi Play di nuovo. Un gioco dimenticato. Un gioco quasi ontologico, un contrasto con le musiche di chiara attualità rinchiuse in un questo formato obsoleto. Una forma di hauntology al contrario per chi queste cassette non le ha provate nella loro epoca.
Play.Stop. Fast-forward. Pause. Rewind.
Che musica fanno le due IN/ELEKTRA? Industrial? Come la loro casa discografica? No. Shimmering Behaviou mostra un orizzonte comune, un plateux di suoni dove la parola chiave è “contaminazione” tra musica post-rock, noise, drone-ambient, glitch, contemporanea, sperimentale e improvvisata. Qui c’è un senso confuso di una riappropriazione degli immaginari, che di nuovo è citazione, recupero, disseppellimento del rimosso e fascinazione per delle forme primitive, arcaiche, superate dai tempi, che vengono però rimescolate in una forma elegante e con un suono forte, teso, dove a volte è difficile capire chi sta suonando cosa e che trasuda un’energia intensa e accattivante.
Sono brave. Sanno quello che vogliono e se lo prendono. Il suono è davvero fantastico, non risuona bene nel mio Walkman, (al diavolo quel fruscio) ma posso immaginarmelo in un contesto diverso. Complimenti al prezioso lavoro in studio di Draane (Andrea Tremolada). Lavoro di esordio promosso al 100%.
Play.Stop. Fast-forward. Pause. Rewind.