Avant Pop Composition: Grab It! La musica di Jacob ter Veldhuis su #neuguitars #blog
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Il Pop. L’Arte. La televisione. La Società. Video. Fotogrammi. Rap. Battute come fotogrammi. Suoni come fotogrammi. Ripetizioni. Convulsioni. Pop Art. Rock. Andy Warhol. Steve Reich. Scott Johnson. Pubblicità. Avant. Pop. Composer.
Tante parole. Quasi lo slogan di un manifesto che non esiste. Penso sia meglio cominciare dall’inizio, ma chi è Jacob TV, il compositore con un nome (suo malgrado) pop? JacobTV (Jacob ter Veldhuis, Westerlee, 1951) ha iniziato la sua carriera musicale come musicista rock. Un musicista rock di tipo avanzato, dato che nel 1980 si è laureato al Conservatorio di Groningen , dove ha studiato composizione con Willem Frederik Bon e musica elettronica con Luctor Ponse. Negli anni successivi attira l’attenzione con due sinfonie e opere come “Insonnia”, “Drei Stille Lieder” e “Diverso il Tempo”, guadagnandosi, allo stesso tempo da vivere scrivendo colonne sonore per film e musica per il clown del Circo Krone.

Nel 1984 diventa un compositore a tempo pieno, iniziando un percorso alla ricerca di una sua voce personale. Cosa non facile, dato JacobTV non si connette molto con l’avanguardia, sebbene nel 1992 sia stato compositore residente al Darmstädter Ferienkurse, e non si sente completamente a suo agio nella scena rock e jazz. La sua strada la trova in una parola magica. Sampling. I suoi campioni musicali presi da discorsi politici, pubblicità, documentari, talk show e interviste costituiscono la base di gran parte delle sue composizioni, dove la combinazione originale tra elementi classici e pop lo rende unico e impossibile da classificare. Sul suo biglietto da visita c’è scritto, giustamente, “Avant Pop Composer”.

In (1999), scrive Grab It! per sassofono tenore e boombox, che diventa il suo pezzo di maggior successo, dandogli una esposizione a livello internazionale. Se la musica può suscitare tante emozioni, deve anche saper trasmettere un messaggio, una narrazione. Ed è quello che fa la musica di Jacob TV, che si rivela essere un compositore fortemente attratto dagli aspetti semiotici e ontologici della nostra società. Si interessa agli ultimi, ai leader populisti, alle personalità emergenti, alla cultura di massa, e trasforma le loro parole, le loro immagini, i loro segni in una musica che ne esprime le sofferenze, i comportamenti, le tragedie. Il mezzo da lui utilizzato è il sampling, il campionamento di immagini, suoni e di idee, creando così una musica che va oltre la mera sonorità. Si dice che la sua opera infranga le regole non scritte dell’avanguardia e, a volte, superi i confini del kitsch. Può essere. Resta il fatto che JacobTV non rinnega il suo background musicale rock, anzi si può tranquillamente definire come un musicista rock, pop, hip-hop sotto mentite spoglie classiche. Una volta ha dichiarato provocatoriamente che Bob Dylan era “più importante di Schoenberg”, sbagliando, forse, ma non più di tanto, visto che gli hanno conferito il Nobel per la letteratura.

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Dopo aver scoperto la musica nella lingua parlata, il potenziale del sampling e la potenza del boombox o del ghetto blaster, JacobTV è finalmente entrato in scena negli anni ’90 attraverso opere come “Tatatata” (1996), “Heartbreakers” (1999) e “Lipstick “(1998).
“Growing up in the sixties with blues, jazz and rock, American music had a strong impact on my work. I believe that language is one of the origins of music, which is obvious in Afro-American music. In GRAB IT! I tried to explore the ‘no-man’s-land’ between language and music. When people get emotional, the musical quality of their speech is often increasing. So I prefer to use sound bytes from people in extremely emotional situations. Crying is almost a kind of singing, for instance.” Jacob TV

‘The more emotional the spoken language, the more it starts to “sing and become music” ha detto ‘In this context, it is difficult to draw a line between speaking and singing. In Grab It! I enter this no man’s land. I used audio samples from an American TV documentary about youth criminality entitled Scared Straight, that features offenders serving a life sentence. The verbal aggression from the seamier side of American society really hit me. The vital and coarse shouting of the prisoners formed a perfect unity with the unpolished sound of the tenor saxophone.’
Nel fare questo JacobTV rifiuta la divisione tra la cosiddetta cultura highbrow e lowbrow, divisione che gioca ancora un ruolo importante nella valutazione dell’arte e del divertimento non solo negli Stati Uniti, ma certamente anche in Europa. Come altri lavori boombox, come Jesus is Coming, The Garden of Love e The Body of Your Dreams (2003), sono stati fatti molti adattamenti di Grab It! Il lavoro ha trasformato JacobTV in un compositore popolare al di fuori dei Paesi Bassi, l’uomo che ha colmato il divario tra jazz, blues e rock nel miglior modo possibile. Quando i musicisti di New York hanno iniziato a chiamarlo JacobTV, ha deciso di adottare quel nome per avere un soprannome per le persone non olandesi. Un riferimento esplicito a una delle sue più gratificanti fonti di ispirazione.

In una dissertazione sul ruolo della cultura popolare nei lavori boombox di JacobTV, Stefan Weiss ha scritto: “Here it becomes clear how near to artists like Andy Warhol and Jeff Koons the composer JacobTV actually is. Though inspired in his technique by Steve Reich, he takes completely different directions in substance; he explores the common ground between Andy Warhol’s pop-art and the minimal art of the sixties, in which the minimal music that originated at that time hardly played a role at all. In this regard, JacobTV’s boombox pieces, in which mass-culture is both admired and put into perspective, are like a late form of musical pop-art.”

Tutto vero, ma a musica di Grab It! ci pone però di fronte a delle problematiche più estese di quelle dell’incontro/scontro tra cultura alta e di massa o tra diversi generi musicali. Ora. Pensateci. Ogni sensazione che proviamo giunge da una fonte: la civiltà. Che cosa ci è possibile vedere, ascoltare, odorare, gustare, che non sia originato o mediato dalle persone civilizzate? Anche una camminata in un bosco avviene in un ambiente mappato, tracciato. Una situazione, artificialmente imposta, che non abbiamo solo accettato ma abbiamo attualmente trasformato in un bene “percepito”. Il boombox, il sampling, che Jacob TV usa, è una tecnologia. Un software che ha una narrazione, un suo processo. Termini come “proprietà collettiva”, “sistemi di memoria” e “logiche di archiviazione” non non si confanno alla musica classica e alla musica d’avanguardia di estrazione Darmstadt. Grab it! Può essere considerato come un primo assaggio per chi è perplesso sia nei confronti del suono della chitarra elettrica, sia verso le logiche del sampling.
Le musiche di Jacob TV sono evidentemente ispirate ai lavori di Steve Reich e Scott Johnson.
Il campionamento, il suono trovato, i loop e la manipolazione del nastro oggi sono all’ordine del giorno, ma nel ’65 “It’s gonna rain” del minimalista Steve Reich anticipava un intero stile di musica sperimentale. Nel ’64, mentre era a Berkeley a San Francisco, Reich stava sperimentando la registrazione su nastro e un pomeriggio in Union Square registrò un predicatore di nome Brother Walter che stava declamando un sermone su Noè e il diluvio. Ad un certo punto Walter ha gridato: “It’s Gonna Rain”. Quella frase, per via dei misteriosi meccanismi alla base della creatività, risuonò dentro Reich spingendolo a utilizzare la frase su due registratori nella speranza di passare dall’uno all’altro in modo che il risultato sarebbe stato “It’s gonna” da una macchina e “rain” da un’altra. Suonando la stessa frase simultaneamente, Reich Notò come una stesse suonando leggermente più veloce dell’altra, perdendo l’originaria sincronizzazione. Ascoltato in cuffia, questo ha creato uno strano effetto leggermente Doppler, con il suono che si spostava da una fonte all’altra. Reich, va detto, aveva una grande fonte di materiale con cui lavorare: il fratello Walter aveva una voce potente e la presenza mediatica di un profeta dell’Antico Testamento. Come nota Alex Ross in The Rest is Noise, “the machines essentially wrote It’s Gonna Rain by themselves and [Reich] was smart enough not to stop them”.
Nel 1982 Scott Johnson compone “John Somebody”, un brano per chitarra elettrica e voce registrata, considerato come un primo esempio di melodia del discorso incorniciato in una forma armonia tonale. È la prima forma di una partitura strumentale basata sulle melodie elettriche prelevate da frasi pronunciate e utilizzata come accompagnamento a quelle frasi registrate. Prende il nome dal loop del nastro di apertura di una singola voce femminile, che ripete queste frasi, che vengono poi imitate da diversi strati di chitarre:
You know who’s in New York?
You remember that guy… J-John somebody?
He was a– he was sort of a–…
Johnson è stato un precursore. I suoi primi lavori furono creati molto prima dell’avvento del montaggio digitale. Creare loop di nastro come questo significava in realtà tagliare e unire lunghe strisce di nastro magnetico, facendole scorrere attraverso un lettore per duplicarle su un nuovo nastro magnetico. Un lavoro artigianale di copia e incolla. Grab it! è un insieme di tutte queste cose, di primi approcci, di ispirazioni,di attenzioni senza cali, di memoria intesa come un vasto parco giochi in cui ogni cosa può essere un suono. Pensate. Cercate un momento nella ottusa quotidianità di ciò che sta accadendo attorno a voi e cercate i vuoti di corrente. Distoglietevi da quel pensiero e considerate l’esercizio come una specie di mini-meditazione sulla vita mediata.
GRAB IT!SPEAK IT UP …. I SAID SPEAK IT UP MICKEY MOUSE, SPEAK UP!GRAB IT MOTHER I SAID I STILL HEAR ‘M RINGGRAB IT MOTHERFUCKER, GRAB IT!
Pausa. Ripeti. Una parola passa oltre a definire lo scenario. Un fotogramma La vostra mente la capta, e la pone in contesto. Prossimo pensiero, prossimo scenario; lo stesso processo si svolge di continuo, è un processo interno che nemmeno ha bisogno di lasciare i comodi confini della nostra mente. Questo brano è una sorta di fantasticheria sinaptica, una zuppa chimica farcita di pulsazioni elettriche si ripete e si trascina dietro un sacco di conoscenza. Una macchina astratta che cerca il posto giusto e i codici giusti. È una mappa neurale, un’architettura percettiva che compone non solo ciò che possiamo pensare, ma il modo in cui possiamo pensare. Grab It! ci spiega che se dentro di noi, utilizziamo le nostre menti per così tante cose diverse che possiamo solo immaginare quanto sia complicato il processo del pensiero, fuori, lo scenario è differente. Ogni atto umano, ogni espressione umana, deve essere tradotta in qualche sorta d’informazione affinché altre persone la possano capire. In quest’epoca, l’idea di base relativa a come creiamo il contenuto nelle nostre menti è a tal punto condizionata dai media che ci troviamo in una posizione cui nessun’altra cultura si è mai trovata nella storia dell’uomo. Oggi, quel mondo interiore si manifesta in una maniera che può essere cambiata nel mondo stesso quando viene registrata, adattata, remixata, e caricata, diventando un valore del flusso d’informazione che corre attraverso le reti che utilizziamo. Oggi c’è uno scarto tra mondo percettivo interno ed esterno su cui tutte le filosofie dei media hanno scritto, filmato, colpito, caricato, riordinato, collegato, e giocato. Grab It! e le musiche di Jacob TV si muovono in un non luogo interstiziale in cui i pensieri possono essere miei o presi dalla società che mi circonda, e in cui la struttura delle percezioni, e i testi e le memorie possono essere condizionate dal processo collettivo del pensiero, che riecheggia e configura un’era in cui la citazione e il campionamento operano a livello talmente profondo che l’archeologia di ciò che può essere mimato “conoscenza” fluttua in un reame oscuro tra il reale e l’irreale. Grab it! potrebbe essere usato come una nuova colonna sonora di The Matrix, un film che si spiega come una versione aggiornata della caverna di Platone, un frammento di parabola della sua Repubblica scritta più di duemila anni fa ma ancora risonante con l’idea del vivere in un mondo d’illusione. Grab It!
GRAB IT! GET THE FUCK OUTGET UP AND GET OFF THE STAGE WHILE 54 936 LIFE AND FROM MOTHERFUCKING NOW ON HIS MOTHERFUCKING MANHOOD MIGHT JUST BEEN TESTED REPRISE:GRAB IT!
Discografia:
- JacobTV – Box Two: Shining City, Basta, 2007
- Michael Nicolella – Shard, Gale Recordings, 2005
- Giacomo Baldelli – Electric Creatures, Sussidiaria, 2019