Gli scorci di una giornata secondo Alessandra Novaga e Stefano Pilia su #neuguitars #blog

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Glimpses of a Day | Alessandra Novaga & Stefano Pilia | Coherent States (bandcamp.com)

[CS-38] Alessandra Novaga & Stefano Pilia – Glimpses of a Day (C40) | Coherent States (wordpress.com)

Vi confesso che aspettavo questo momento da un po’ di tempo. Ho sempre sentito le musiche di Alessandra e di Stefano come portatrici di una sorta di “compatibilità incrociata”. Pur venendo da esperienze e da formazioni culturali diverse, individualmente esprimevano dei segni che mostravano lo stesso desiderio, una forma comune di intelligenza creativa applicata alla musica e alla chitarra. Due percorsi evolutivi diversi, due chitarre capaci di fondersi assieme in un unicum che esprime una profondità quasi abissale. Due chitarre capaci di esprimere forme narrative inusuali, lontani dagli stereotipi e dalle iconografie che spesso e volentieri vediamo ripetersi quasi incessantemente sia nella musica classica, nella musica popolare, nella musica di avanguardia.

Credo che la società che sta emergendo dal Covid-19 possa definirsi come una cultura emotiva, come la società della narrazione. Il concetto di narrazione non è certo una novità, ma non è mai stato così pervasivo, diffuso, ossessionante e manipolatore. Le narrazioni sono una fonte di potere perché plasmano l’immaginabile e ciò che è ritenuto realizzabile. Sono un tramite tra desideri e realtà e il confronto ideologico tra società, media e musica contemporanea, sperimentale e d’avanguardia oggi si svolge innanzitutto sul piano delle narrazioni alternative e del linguaggio che le struttura in maniera sottile e subdola. Le chitarre, di questo, se ne sono accorte già da molto tempo e si sono adattate a questa nuova situazione. Sono diventate mimetiche. Sono scomparse dall’immaginario collettivo della musica pop e della musica classica. Credo che, forse inconsciamente, sia Alessandra Novaga, sia Stefano Pilia si siano resi conto di questo cambiamento e in questo abbiano cercato nuove idee e prospettive. In questo “Glimpses of a day”, la cui natura hauntologica viene esplicitamente affermata dalla scelta della cassetta come supporto fisico, Novaga e Pilia usano le loro chitarre come generatori di suono, come eco scandagli in grado di operare nella profondità di un inconscio quasi hauntologico, alla ricerche di forme di linguaggio non verbale ad alta intensità emotiva. Gli strumenti sono diventati prototipi emozionali. Espressioni di un nuovo racconto e di un nuovo viaggio, in cui ogni ascolto è diverso dal precedente e permette di aggiungere un frammento nuovo, un punto di vista precedentemente sfuggito, un modo alternativo di rivedere gli stessi temi. Qualcosa di impalpabile. Amniotico e potente.