Distrazione e raccoglimento in “Music for quiet moments” di Robert Fripp su #neuguitars #blog #RobertFripp

Distrazione e raccoglimento in “Music for quiet moments” di Robert Fripp su #neuguitars #blog #RobertFripp

Music For Quiet Moments (burningshed.com)

8CD FRIPP SOLO BOX SET (dgmlive.com)

“Quiet moments are when we put time aside to be quiet. Sometimes quiet moments find us. Quiet may be experienced with sound, and also through sound; in a place we hold to be sacred, or maybe on a crowded subway train hurtling towards Piccadilly or Times Square. Quiet Moments of my musical life, expressed in Soundscapes, are deeply personal; yet utterly impersonal: they address the concerns we share within our common humanity.” Robert Fripp

Il 29 aprile 2020, è apparso sul sito DGM Live.com questo annuncio, firmato da David Silgleton: “On Friday, we will be launching the Robert Fripp “Music for Quiet Moments” series. We will be releasing a soundscape every Friday on DGMLive, Youtube, Spotify, Apple Music and all the main online music platforms. Hopefully something that will nourish us, and help us through these Uncertain Times. I have certainly enjoyed the peace that comes with editing and mastering them. Turning a seeming disadvantage to our advantage, a year at home without touring offers the chance to listen for the first time in many cases to existing live recordings. And there are treasures to be found!” L’annuncio è accompagnato da una sorta di mini manifesto in tre parti dove Fripp meglio definisce le sue idee in materia di “quiet moments”. Questo tipo di iniziative non sono una novità per Fripp, l’anno prima (2019) in occasione del 50esimo anniversario dei King Crimson, sul canale youtube della band erano stati messi a disposizione 50 tracce di registrazioni effettuate durante i concerti.

Ho ritenuto necessario acquistare questo cofanetto per alcune ragioni: in primis per avere un bel ricordo del periodo del lockdown e del Covid 19. In quel periodo, piuttosto difficile e agitato, avere qualche momento di quiete musicale era diventato davvero una rara necessità. Ogni venerdì sera visitavo il canale youtube di Robert Fripp, ascoltavo la sua musica e poi la postavo sul mio blog. Comprare il cofanetto mi è sembrato sia un giusto ringraziamento per Robert Fripp, sia un bel modo per ricordarmi del lockdown. In secondo luogo mi è sembrato un ottimo modo per riuscire ad avere un campione più che rappresentativo di quell’attività di soundscape che Fripp ha negli anni sempre portato avanti in modo solitario e personale, trovandosi a suonare in posti appartati e per poche persone. L’ultimo aspetto che aveva attirato la mia attenzione era il testo, diviso in tre parti, che Fripp aveva evidentemente sentito l’urgenza di scrivere a proposito di queste musiche.

Music For Quiet Moments…

I

A Quiet Moment is how we experience a moment: the moment which is here, now and available.

Quiet moments are when we put time aside to be quiet;
and also where we find them.
Sometimes quiet moments find us.

Some places have an indwelling spirit, where quiet is a feature of the space:
perhaps natural features in the landscape;
perhaps intentionally created, as in a garden;
perhaps where a spirit of place has come into being over time, as in an English country churchyard.

Quiet may be experienced with sound, and also through sound;
in a place we hold to be sacred, maybe on a crowded subway train hurtling towards Piccadilly or Times Square.

A Quiet Moment is more to do with how we experience time than how we experience sound.

A Quiet Moment prepares the space where Silence may enter.

Silence is timeless.

II

My own quiet moments, over fifty-one years of being a touring player, have been mostly in public places where, increasingly, a layer of noise has intentionally overlaid and saturated the sonic environment.

III

Quiet Moments of my musical life, expressed in Soundscapes, are deeply personal; yet utterly impersonal: they address the concerns we share within our common humanity.   

Paradoxically, they have mostly taken place in public contexts inimical and unsupportive of quiet.

Some of these Soundscapes are inward-looking, reflective.
Some move outwards, with affirmation.
Some go nowhere, simply being where they are.

Questo testo e le musiche stesse di Fripp mi hanno riportato ad alcune idee espresse da Walter Benjamin nel suo famoso saggio “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica” ripreso nel bella raccolta “Aura e choc Saggi sulla teoria dei media”, realizzato da Einaudi nel 2012. Benjamin affermava come nello scorso secolo le masse fossero una matrice, dalla quale usciva rinato ogni comportamento abituale nei confronti delle opere d’arte, dove la quantità si convertiva in qualità. Fripp nelle sue parole sembra discostarsi da una visione di massa, suggerendo implicitamente la necessità di un ascolto più attento, non distratto, delle sue musiche, un ascolto più “immersivo”. Fripp sembra, forse romanticamente, riprendere l’idea secondo cui le masse estranee all’arte cercano nell’opera d’arte solo distrazione mentre l’amante dell’arte si accosta ad essa con raccoglimento. Per le masse l’opera d’arte sarebbe dunque oggetto di distrazione, mentre per l’amante dell’arte sarebbe oggetto di devozione. Benjiamin osserva come nella critica la distrazione e il raccoglimento vengano contrapposti in modo da consentire questa formulazione: colui che sì raccoglie davanti all’opera d’arte sprofonda in essa; la massa distratta, da parte sua, fa invece sprofondare l’opera, viceversa, dentro di sé. Il punto è che la musica sotto forma di soundscape di Fripp mi sembra più essere il prototipo di un’opera d’arte la cui ricezione avviene attraverso la distrazione e nella forma collettiva del suo canale youtube. Se il dipinto ha storicamente sempre rivendicato il diritto esclusivo di essere contemplato dal singolo o tutt’al più da pochi individui, la musica di Fripp sembra avere sia le caratteristiche “immersive” indicate da David Toop nel suo “Ocean of Sound” sia i fattori ambientali, d’arredamento sonoro indicati da Brian Eno per la sua ambient. Nonché l’appoggio di una vasta platea di appassionati. In realtà “Music for quiet moments” offre diverse chiavi di ascolto, sia distratta che approfondita. Fripp è un vero maestro nel gestire piccole cellule musicali, combinandole e concatenandole tra loro in modo sempre variabile, respingendo la sensazione di un ascolto ripetuto e attivando la percezione di qualcosa di forse già conosciuto, ma al momento ancora non ben identificato e richiede ancora un ascolto, anche se in sottofondo. Consiglio questo box di ben otto cd, però, solo agli appassionati di Fripp, l’acquisto in se non è realmente impegnativo economicamente, ma l’ascolto lo è di più, a me ha richiesto una intera settimana. Troverete attorno a voi un Mare della Tranquillità in cui la liquidità musicale di Fripp impedisce di stabilire dei chiari punti di riferimento, che non siano autoreferenziali. Difficile emergere ricordando un brano specifico, la sensazione è quella di un moto transitorio continuo, di un processo musicale che procede secondo un calmo, logico, cambiamento. Fripp, in questo, si dimostra un vero maestro.