
Come era nuovo il mondo. “Almost Nowhere” di Marco Momi, Kairos Records, 2019 su #neuguitars #blog
MARCO MOMI: Almost Nowhere | KAIROS (kairos-music.com)
Nikel – Contemporary Music (ensemblenikel.com)
Scoprire qualcosa di nuovo è un’impresa ben difficile ai nostri tempi. Ma ancora più difficile è trovare, vedere, sentire qualcosa di nuovo e riconoscerlo, capirlo come tale. Capire che è nuovo, diverso da tutto ciò che si era sempre aspettati di trovare come nuovo. La domanda è: se esistesse qualcosa di veramente nuovo, lo sapremmo ascoltare? Sapremmo cioè scartare dalla nostra mente tutti i suoni che siamo abituati ad associare all’aspettativa di qualcosa di diverso per coglierne la diversità vera che si presenterebbe alle nostre orecchie? Il problema è che le nostre menti e le nostre orecchie sono abituati a scegliere e a catalogare solo ciò che entra nelle classificazioni collaudate.
Queste riflessioni mi sono venute alla mente ascoltando il cd “Almost Nowhere” del compositore italiano Marco Momi, musiche eseguite dall’ensemble Nikel (Brian Archinal, Percussion;Yaron Deutsch, Electric Guitar; Antoine Françoise, Piano; Patrick Stadler, Saxophone), prodotto dalla Kairos nel 2019.
Marco Momi ha un curriculum davvero interessante: nato a Perugia nel 1978, ha studiato pianoforte, direzione d’orchestra e composizione a Perugia, Strasburgo, L’Aja, Roma, Darmstadt e Parigi. Nel periodo 2007-2010 ha studiato e lavorato presso l’IRCAM di Parigi. I suoi lavori sono stati premiati in numerosi concorsi internazionali come Gaudeamus Music Prize, Seoul International Competition, Impuls – Klangforum Wien, Reading Panel IRCAM-EIC. Nel 2008 ha ricevuto il Kranichsteiner Music Prize dalla Città di Darmstadt. È stato compositore in residenza presso l’Akademie der Künste Berlin e la Fondazione Banna Spinola. I suoi lavori sono eseguiti da Ensemble Intercontemporain, Nikel, Klangforum Wien, Neue Vocalsolisten Stuttgart, PHACE, Accroche Note, ASKO, Trio Accanto, mdi, Quartetto Prometeo, Matthias Pintscher, Bas Wiegers, Marino Formenti, Clement Power, Nicolas Hodges, Mariangela Vacatello, Matteo Cesari e altri, in festival come Philarmonie Paris, Musica Strasbourg, ManiFeste Paris, Présences – Radio France, Wittener Tage für neue Kammermusik, Milano Musica, Warsaw Autumn, Gare du Nord Basel, Gaida Vilnius, Wiener Konzerthaus, Biennale di Venezia, Akademie der Künste Berlin, IRCAM, Ars Musica Bruxelles, Bang on a Can New York, Wien Modern, Tzlill Meudcan Tel Aviv, Gaudeamus Music Week, ZKM Karlsruhe.
Questo cd, mi da anche la piacevole occasione di parlare dei suoi interpreti, ovvero del Ensemble Nikel, quartetto di musica da camera israeliano composto da Brian Archinal, Percussion;Yaron Deutsch, Electric Guitar; Antoine Françoise, Piano e Patrick Stadler, Saxophone. Fondato nel 2006, questo ensemble è stato ospite frequente di molti dei più famosi festival di musica contemporanea: Donaueschinger Musiktage, International Summer Course for New Music Darmstadt, Wien Modern, Warsaw Autumn, Manifeste Paris, Huddersfield Contemporary Music Festival, Gaudeamus Utrecht & Impuls Graz solo per citarne alcuni. I Nikel suonano un rigoroso mix di tradizionale e contemporaneo, nelle musiche di Momi i loro strumenti si combinano creando una musica da camera alternativa in cui i suoni elettrici e acustici si fondono in un organismo sonoro complesso, dove il suono si eleva a vocabolario musicale, ampio e complesso. Marco Momi ci insegna che il suono è la carta carbone che ricopre il mondo e che ne altera e definisce i confini, gli spazi e i tempi.
Le sue musiche ne dimostrano l’intrinseca, innegabile complessità. Momi tratta il suono come una materia fisica, malleabile, duttile e modificabile a piacere, ma che rimane sempre con delle proprietà fisiche, tangibili, quasi tattili. Questo cd dimostrano una sensibilità e una attenzione molto rara. Raccomandatissimo.