Il ritorno di I Never Meta Guitar (Vol Six), l’infinita enciclopedia chitarristica di Elliott Sharp su #neuguitars #blog #ElliottSharp
I Never Metaguitar 6 (2022, CD) – Discogs
Elliott Sharp l’ha fatto di nuovo. Ha aggiunto un nuovo capitolo al progetto I Never Meta Guitar, arrivando al sesto cd, sempre col dichiarato obiettivo di “covering the parallel realities of contemporary guitarism”. E’ passato ormai diverso tempo, era il 2010, quando Sharp realizzò il primo volume per la casa discografica portoghese Clean Feed. All’epoca non avrei mai immaginato che Sharp avrebbe continuato così a lungo nel suo sforzo di mappare “solo guitars for the 21st century”; ora il suo sforzo e il suo desiderio mi ricordano le ossessioni di Borges a proposito delle rappresentazioni enciclopediche. In “Altre Inquisizioni”, ne “L’idioma analitico di John Wilkins”, Borges scrive così:
“Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un’enciclopedia cinese che si intitola Emporio Celeste di Conoscimenti Benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in a) appartenenti all’imperatore, b) imbalsamati, c) addomesticati, d) lattonzoli, e) sirene, f) favolosi, g) cani randagi, h) inclusi in questa classificazione, i) che s’agitano come pazzi, j) innumerevoli, k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, l) eccetera, m) che hanno rotto il vaso, n) che da lontano sembrano mosche”.

La storia dell’enciclopedia occidentale aveva attraversato stagioni diverse: era partita con i modelli di Plinio, era passata al sistema delle arti liberali che trova il germe nelle Origines o Etymologiae di Isidoro da Siviglia, e quindi aveva attraversato il modello esameronico e quello ramista degli Alsted, per approdare finalmente a quello alfabetico, inaugurato da Vincenzo Coronelli ai primi del ’700 e poi universalizzato dalla Encyclopedie ed è quello attualmente più diffuso. Tuttavia nessuno dei modelli ricordati presentava una tassonomia capricciosa come quella che si intuisce nelle descrizioni di Borges. Anzi, più che di tassonomia si potrebbe parlare di vera anarchia con una possibilità infinita di creare sezioni di categorie e di specie. In questo suo nuovo volume trovano spazio altri diciotto chitarristi da tutto il mondo, come molti nomi nuovi, altri, come David Torn, Sergio Sorrentino, Francesca Naibo, Wendy Eisenberg e Jessica Ackerley, già conosciuti ai lettori del blog. Come Borges, Sharp sembra rifiutare l’ordine (o il disordine) alfabetico, mostrandosi più propenso a tentare una classificazione “organica” delle materie chitarristiche. Le selezioni e le classificazioni di Sharp denotano un atteggiamento spiritoso ma profondo, che richiederebbe un grande talento speculativo per escogitare una classificazione migliore. Quando Sharp sceglie un chitarrista e un suo brano, in realtà, esercita il diritto di creare un archetipo platonico, creando una classificazione che non esaurisce idealmente il suo oggetto, ma che mette in moto l’immaginazione e spinge verso una ulteriore ricerca di stili e contenuti. Il problema, semmai, è quello di non mentire né con le parole, né con i suoni, la bravura di Sharp sta nel fatto di riuscire, ogni volta, a definire un quadro concettuale coerente, un utile schema di classificazione, in grado di evolversi man mano che gli ascolti e le conoscenze si accumulano. I Never Meta Guitar è ormai un progetto dalla natura simile a quella di Borges, una sfera in continua espansione, una mappatura instancabile dove i confini vengono spinti in avanti in modo discontinuo, irregolare e non definitivo. Grazie infinite, Mr. Sharp.
Full tracklist: 1. André Cholmondeley – Middle Aged Sun 2. Sulynn Hago – Scrapping Metal For Profit 3. Dougie Bowne – An Insignificant Detail 4. Wendy Eisenberg – Moths (In All Directions) 5. Ryan Albert Miller – Beam Shear 6. David Torn – Blues For Another Time 7. Beat Keller – Sinking Ship 8. Matt Wiley – Floodplain 9. Richard Bonnet – Qui Fait Tomber Ma Neige 10. Sergio Sorrentino – Elogium 11. Clara Latham – Michael 12. Ryan McDermott – And Moreover The Face Glistened 13. Jessica Ackerley – Wave 14. Charles K. Noyes – Nameless Rocks 15. Francesca Naibo – The Lump In Our Throats 16. Riccardo Murtas – Dallol 17. Toto Alvarez – The Ocean Inside 18. Zona Zanjeros – Rattlesnake Radio
